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CAPITOLO XLVI: NON TI TOCCA NIENTE NESSUNO, MA...

  • Immagine del redattore: Riccardo Mezzatesta
    Riccardo Mezzatesta
  • 21 set 2022
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 22 ott 2022




Nel libro ho scritto che a Lanciano puoi tranquillamente lasciare incustoditi i tuoi oggetti in luoghi pubblici: non ti tocca niente nessuno. E' "tranquillo".


Sono dolente di segnalare tre eccezioni a questa regola che sono capitate nel frattempo.


Leviamoci subito la più grave: a Matteo hanno rubato la bicicletta.


Matteo è il bambino che vive davanti a me e mi porta su i pacchi di Amazon "per evitare che me li rubino". Nel frattempo ho imparato a conoscerlo meglio, e a scoprire le sue due grandi passioni: i Carabinieri e il tamburello.


Matteo ha almeno due cappelli da carabiniere (uno con visiera, l'altro proprio da "caramba"), la paletta, naturalmente la fondina di ordinanza. Lui e sua sorella (un altro bel tipetto) mi hanno anche fatto "una multa", quando ho parcheggiato nel posto condominiale dove "non dovevo"; e quando gli ho chiesto se poteva levarmela, mi ha risposto "No, noi siamo bravi carabinieri." Cercando una spiegazione a questa insolita passione, ho chiesto se suo padre appartenesse all'Arma.


"Eh, magari!" mi ha risposto.


L'altro suo amore è il tamburello, che suona con gusto e a diversi orari (fortunatamente non troppo spesso); naturalmente, è uno dei tamburellisti ufficiali del Mastrogiurato.


Insomma, per farla breve, Matteo aveva la bici dove le teniamo tutti, nell'ingresso del condominio, la cui porta è spesso aperta perché "tanto non ti tocca niente nessuno."


Così, quando abbiamo sentito che era stata rubata, siamo rimasti scioccati. Anche perché hanno preso solo la sua, e non altre più grandi e più costose.


Dopo un breve pianto, ha gridato "IO ASPETTO DUE GIORNI POI VADO A FARE LA DENUNCIA AI CARABINIERI", tanto da farmi sospettare che se la fosse rubata da solo per poter incontrare i suoi idoli; ma non credo, è troppo ligio.


Il fatto è che, forse per consolarlo, come ho scoperto ieri sera, il padre gli ha comprato una batteria. Che va a sommarsi ai tamburelli. Ma vabbè.



Seconda eccezione al "Tanto non ti tocca niente nessuno".


Come sapete, gran parte del libro è stato scritto al pubbetto, dove ho lasciato più volte incustoditi, in bella mostra sul tavolo, pc, zaino e cellulare, per recarmi alla toilette o a litigare di politica con Badoglio. Al ritorno, non mancava mai niente. Una volta ho dimenticato un giacchetto su uno sgabello vicino al bancone, e l'ho trovato sullo stesso sgabello alcuni giorni dopo.


Ma se sei fuori, in quella specie di pulpito da cui Luca Mastrobirraio controlla la situazione, dove si riuniscono gli "abituali", e lasci sul suddetto pulpito un pacchetto di Chesterfield blu, beh, mi dispiace dirlo, ma ti ritroverai a scroccare sigarette per il resto della serata.



Ultima eccezione al "E' tranquillo": il mio libro.


Per far conoscere "Milano-Lanciano solo andata", ne ho lasciate diverse copie in bar e locali strategici, con sopra scritto dove si poteva comprare. Ecco, con una diversa sopravvivenza, ma queste copie tendono a sparire. Ne ho portata un'altra al bar di fronte all'edicola di viale Cappuccini, scrivendoci sopra "questa non rubatela, per favore": è durata meno della prima. Forse gli ho dato l'idea.


Eccezione all'eccezione: la copia che ho lasciato al Pubbetto, con la copertina sempre più arricciata ma ancora fieramente al centro del Birrificio, sul percorso per andare alla toilette (anche se una sera ho fatto gli occhi brutti ad un ragazzetto che se ne era - magari temporaneamente - appropriato).


Comunque, almeno, posso dire senza timore di smentita che il mio libro "va a ruba".



 
 
 

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