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  • Immagine del redattoreRiccardo Mezzatesta

QUARANTA E CINQUE: ABRUZZHORROR

Mario è abbastanza ubriaco da starmi ad ascoltare.


"La Sùrbile" spiego "è una strega vampiro del folklore sardo" (sono ANCHE mezzo sardo, N.d.A.) "che a mezzanotte si cosparge il corpo di una crema magica, si trasforma in mosca e va a succhiare il sangue dei neonati dalla "fontanella", cioè da quella parte morbida della testa che non si è ancora saldata. Per salvare il neonato bisogna mettere un pettine vicino alla culla: la Sùrbile si metterà a contarne i denti, arriverà il giorno e scapperà senza aver toccato il neonato."


"Ah tipo la Pantafica" dice Mario. Poi si fa serio.


"Io l'ho vista." dice. E racconta:


"La Pantafica è una strega che nel dormiveglia, prima che ti svegli del tutto, ti si mette accovacciata sul petto, ti blocca gli arti, e ti mette una mano sulla bocca e non ti fa respirare. E tu vedi solo un'ombra e due occhi luminosi, rossi. E vuoi muoverti ma sei bloccato, e vuoi gridare ma non ci riesci. E quei due occhi rossi..."


"..."


"..."


"..."


"Io l'ho vista." ribadisce. "E per evitare che ti sieda sopra devi mettere un pettine vicino al letto." aggiunge.



Il giorno dopo indago, anche perché mi chiedo se sia la stessa strega che vive nel mio rubinetto del bagno, quella che grida se non apri l'acqua alla pressione che dice lei. La Pantafica é una figura della tradizione abruzzese: il nome deriva forse dalla parola greca per fantasma. Trovo essenzialmente le stesse cose che mi ha detto Mario, più che ha una faccia allungata, da cavallo, e qualche altro modo per evitare che ti infastidisca.


Uno è mettere un sacchetto di legumi vicino a letto, con la stessa funzione del pettine: la strega si mette a contarli e ricontarli, arriva l'alba e se ne va. Questa è una ossessione che hanno in comune un sacco di streghe e vampiri, e che non mi riesco a spiegare: per diventare mostro devi prima prendere il diploma di ragioneria? Mah.


Un altro sistema citato è quello di mettere un fiasco di vino vicino al letto: la strega si ubriaca e se ne va. Siamo pur sempre nelle terre del Montepulciano e del Cerasuolo, il vino risolve tutto.


Il terzo sistema, a mio avviso, dimostra tutta la praticità dello spirito abruzzese: dormire di fianco. La strega non ha dove sedersi, e va via.


E stappost.





PS: capitolo di approfondimento per nerd, curiosi, appassionati di folklore, psicologia e pervertiti vari.


Ci sarebbe una spiegazione scientifica per la Pantafica. In pratica, quando dormi il tuo cervello ti blocca per evitare che agisci ciò che stai sognando (se questo meccanismo si inceppa complimenti, sei sonnambulo!). Poi quando ti stai svegliando non sempre questo blocco si disattiva subito, e subentra la cosiddetta paralisi del sonno, che è un fenomeno ben studiato, piuttosto diffuso e che può essere accompagnato da allucinazioni orribili.


Perché? Beh qua azzardo un'ipotesi io. Il cervello è una macchina per interpretare. Sono sveglio, ma non riesco a muovermi, anzi ho qualche difficoltà a respirare, perché? Ci deve essere qualcosa di orribile che mi blocca e mi soffoca, dice il cervello. E così "crea" una spiegazione, la Pantafica. O la carcaveja in Piemonte, il carcun in Lombardia, la old hag nel Canada, il kanashibari in Giappone.


Oppure chissà, forse la strega abruzzese gira il mondo più di quanto pensiamo. Una Pantafica 'ndernascional.


Diciamo.







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